Una serata che si è articolata tra storia ed economia. L'evento, promosso da Danilo Carelli e Maria Agostina Alghisi, ha visto al centro dell'attenzione Ennio Doris, presidente di Banca Mediolanum e affermato imprenditore italiano. Accanto a Doris, per un'analisi dell'attuale situazione economica, il noto giornalista ed economista Oscar Giannino e Pietro Cafaro, docente di Storia Economica presso l'Università Cattolica di Milano. A Paolo Liguori, direttore di Tgcom, il compito di condurre la serata che – realizzata lo scorso lunedì - ha avuto come cornice la sede del Teatro San Domenico.
Davanti ad una platea composta da promotori finanziari del Gruppo Mediolanum e da risparmiatori interessati ad approfondire il tema trattato, il dibattito ha preso il via ricordando l'anniversario della caduta del muro di Berlino. Di quell'evento, il prof. Cafaro sottolinea il “moto di popolo” che lo ha caratterizzato. Una coesione d'intenti, sostiene Cafaro, che riuscì ad ottenere ciò che solo pochi mesi prima appariva inimmaginabile; la caduta del muro e, finalmente, una Germania unita.
Oscar Giannino, invece, ricorda che la prima volta in cui ebbe la sensazione che anche il “muro” potesse cadere (e con esso i regimi comunisti), fu quando seguì il primo viaggio in Polonia di Giovanni Paolo II.
“La reazione della gente, l'entusiasmo e la voglia di libertà che si respiravano in quell'occasione, erano – in qualche modo – presagio della libertà che a breve avrebbero riacquistato”.
“Dalla caduta del muro di Berlino l'uomo è cambiato”, questa la convinzione di Ennio Doris. A partire da quell'evento, secondo il presidente di Banca Mediolanum, due parole sono tornate ad essere considerate fondamentali: “libertà” e “consapevolezza”. Parole chiavi che l'imprenditore ritiene debbano essere al centro anche dell'operato di una Banca. Secondo Doris anche le banche devono rispettare determinati valori e il cliente ha tutto il diritto di esigerli. A questo proposito ricorda il potere che la gente ha nel momento in cui sceglie un prodotto anziché un altro. Con le proprie scelte è come se le persone in ogni momento esercitassero il loro voto, promuovendo o bocciando una determinata politica. Da queste considerazioni emerge la filosofia di Doris, che ci tiene ad affermare l'idea di un cliente da rispettare e – in un certo senso – da “conquistare”.
Dopo tali premesse il dibattito è tornato ad occuparsi dell'attualità e, inevitabilmente, a parlare della crisi, della sua genesi e delle prospettive di uscita che paiono delinearsi. Ripercorrendo, con l'ausilio di un filmato, le tappe degli ultimi anni ci si è soffermati sul clamoroso fallimento di “Lehman Brothers” avvenuto nel settembre 2008 in seguito alla crisi dei mutui subprime. Un tracollo che ha colto di sorpresa i mercati di tutto il mondo ed ha messo in dubbio la solidità dei sistemi bancari. Di fronte ad un evento di tale portata, spiegherà Doris, la politica del Gruppo è stata orientata a non far ricadere sui propri clienti alcuna conseguenza e per far ciò la Banca ha approntato degli interventi i cui oneri sono stati assunti dai due soci maggiori del Gruppo Mediolanum.
La reazione positiva di Banca Mediolanum, sostiene Doris, è stata favorita dalle caratteristiche che contraddistinguono l'istituto da lui fondato e presieduto: “una banca molto liquida”, così l'ha definita.
A differenza di altri istituti, infatti, la banca che fa capo a Doris e Fininvest, normalmente non svolge attività creditizia alle aziende e ciò ha permesso di avere in giacenza molta liquidità che ha consentito e reso possibile un'abile gestione della crisi. Con fare da grande comunicatore e trasmettendo ottimismo ai presenti, il fondatore del Gruppo Mediolanum ha anche affermato che la crisi ormai sta volgendo al termine e “la ripresa è cominciata”. Questo nonostante il persistere di due elementi negativi – disoccupazione e fallimenti – che continueranno ancora per qualche tempo. Un fenomeno, come riconoscono tutti i relatori della serata, del tutto fisiologico e tipico di ogni fase di ripresa.
In sintesi possiamo affermare che dal punto di vista finanziario si sta uscendo dalla crisi, ma gli effetti sull'economia reale dureranno ancora.
Anche Giannino conferma la ripresa e citando alcuni dati fa notare che dalla seconda settimana di marzo i mercati hanno cominciato ad “incoraggiarsi”. Ad una domanda di Liguori sul rischio che l'inflazione cresca, il giornalista risponde ammettendo che l'eventualità di un aumento dell'inflazione è reale, tuttavia ciò – se contenuto – è da ritenersi come una conferma che la crisi è conclusa.
Giannino, inoltre, sottolinea come dopo una grande crisi si verifica sempre un periodo favorevole; per questo raccomanda ai presenti di non temere ma approfittarne e cogliere l'occasione.
A confermare alcune opinioni del giornalista, anche il prof. Cafaro; il quale interviene ricordando la situazione francese dopo la grande depressione di fine '800 e il periodo seguente noto come la “Belle èpoque”. Lo storico ribadisce l'esistenza di un divario tra il momento in cui la crisi è all'apice e la fase in cui gli effetti si rendono visibili sull'economia reale.
Nel riprendere la parola, Doris fa un'ulteriore constatazione ed elargisce alcuni consigli ai risparmiatori. Innanzitutto fa riflettere sulla velocità del progresso e la sua imprevedibilità; a dimostrazione di ciò porta come esempio l'evoluzione ottenuta nel campo della telefonia. Solo pochi anni fa, si domanda Doris, chi mai avrebbe immaginato di poter disporre di cellulari così evoluti? La conclusione cui arriva è che “il progresso è così forte e veloce, da diventare imprevedibile”.
Ai risparmiatori, infine, consiglia di investire avendo una visione di lungo termine e diversificando i settori.
A conclusione della serata, il presidente del Consiglio Comunale Antonio Agazzi, porta i saluti della Città di Crema e rende omaggio ad Ennio Doris. Piacevolmente sorpreso, il Presidente di Banca Mediolanum ringrazia e ricorda un altro evento che lo ha visto protagonista nel corso della mattinata: la costruzione di un asilo nido da lui finanziato e dedicato alla madre ormai scomparsa.
Commosso nel ricordare la gratitudine dei bambini e delle famiglie beneficiarie del nido, termina condividendo coi presenti un insegnamento che ritiene confermato dalla sua personale esperienza: “vale la pena essere generosi, perchè si riceve sempre molto di più di quanto si offre”.
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