Daria Bignardi raccontata da Beppe Severgnini (inPrimapagina del 18 dicembre 2009)


Confermando ogni previsione, sono stati molti i cremaschi che la settimana scorsa hanno voluto incontrare Daria Bignardi. La popolare giornalista e conduttrice televisiva ha infatti presentato, in un Teatro San Domenico gremito di pubblico, il suo libro dal titolo “Non vi lascerò orfani”.
Una presentazione che fin dalle prime battute ha assunto un tono colloquiale ed ha permesso alla Bignardi di parlare di sé in modo naturale, nonostante il racconto abbia toccato anche aspetti difficili riguardanti importanti ferite legate alla sua infanzia e al rapporto complesso con la madre.
Ad introdurre la presentazione il giornalista cremasco Beppe Severgnini, che della Bignardi è amico da molto tempo. Un'amicizia nata circa trent'anni fa, nella spiaggia di Santa Teresa di Gallura, discorrendo di Musil e dei Talking Heads.” “Da quando ho conosciuto Beppe” - ha detto la Bignardi - “Crema è entrata nella mia vita”.
Parlando del libro afferma di averlo scritto seguendo un impulso, ascoltando e traducendo in parole “qualcosa che aveva dentro”. Già nella parte introduttiva del libro si intuisce il rapporto quasi confidenziale che la giornalista intende instaurare con i lettori. Si racconta in modo semplice ma vero, con totale sincerità, non omettendo nemmeno i lati più oscuri della propria vita. E questa trasparenza colpisce e seduce anche il pubblico presente al San Domenico, che ascolta con attenzione e commozione storie ed aneddoti della Bignardi. Piacevole e simpatico il duetto Severgnini – Bignardi; i quali, alternando ricordi legati alla loro lunga storia di amicizia, sono riusciti a far addentrare il pubblico nel percorso introspettivo che la giornalista ha inteso realizzare scrivendo un libro così intimo. Non sono mancati momenti di commozione vera, ma non sono nemmeno mancate battute capaci si stemperare il clima e far sì che tutto proseguisse con leggerezza. Tra il serio e il faceto, Severgnini ha descritto l'amica scrittrice come una “donna sensibile, generosa, con tendenze autoritarie e talvolta permalosa”, dal canto suo, Daria, si è descritta come una persona “molto diretta e un po' impulsiva”. I momenti più intensi della serata sono stati toccati quando la stessa ha parlato del suo complicato rapporto con la madre; una donna che soffriva d'ansia ossessiva, diagnosi che però le venne fatta solo in tarda età. “La decisione di raccontarmi”, ha proseguito la giornalista, “è nata quando – dopo la morte di mia madre – mi venne chiesto dal direttore di un noto giornale di scrivere un articolo sul dolore dell'orfano adulto”. Disse di sì, e quello che doveva essere solo un articolo divenne poi un libro. Un libro che per la stessa autrice è anche diventato un modo per scoprire e conoscere qualcosa di più della propria vita e di quella dei familiari. A conferma di tutto questo ha confessato di aver capito molto della madre, proprio nel momento in cui l'ha fatta diventare un personaggio di un libro: tanto da arrivare a dire che “la madre da me conosciuta è molto diversa dalla donna che era in gioventù”. Questo a riprova del fatto che la vita, con le sue vicende, spesso può trasformare le persone.
Sono comunque tanti i temi trattati in “Non vi lascerò orfani”. Dalla descrizione di molte scene di vita quotidiana, all'analisi del rapporto coi propri genitori, senza trascurare alcune considerazioni che sfiorano la politica. Nonostante oggi si consideri una donna vicina alla sinistra, ha ricordato la posizione dei genitori che non nascondevano la loro appartenenza al movimento sociale e di come sia cresciuta in un ambiente familiare indubbiamente di destra.
In una serata ricca di pensieri, ricordi ed emozioni, alcune riflessioni della Bignardi sono parse veramente toccanti. Nel manifestare ciò che le sta a cuore oggi, ha detto: “spero di dare ai miei figli qualcosa che non gli toglierà mai nessuno; questo “qualcosa” è il calore della famiglia”.
Evidente l'apprezzamento del pubblico in sala, che ha mostrato affetto e simpatia sia per la Bignardi, sia per Beppe Severgnini. Da notare che l'ultima volta che la nostra città ha visto il giornalista cremasco presentare un libro, risale a dodici anni fa, ospite Indro Montanelli. Da allora scelse di evitare di condurre presentazioni nella sua città natale. Tuttavia, ha ricordato, “ogni regola ha le sue eccezioni” e Daria, certamente, meritava che a presentarla al pubblico cremasco fosse proprio lui: non solo un ottimo giornalista, ma anche un amico.
                                                                                                                                             Flavio Rozza

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