Formigoni a Crema si riconferma un leader (inPrimapagina del 26 marzo 2010)

A pochi giorni dallo svolgimento delle elezioni regionali, venerdì scorso il Governatore uscente della Lombardia – dopo un tour de force che in un giorno l'ha visto impegnato in numerosi incontri in tutta la provincia - è venuto a Crema per esporre i punti salienti del proprio programma elettorale.
“Uno di noi, Roberto, sei uno di noi”; con questo slogan, scandito e cantato da un nutrito gruppo di giovani sostenitori, Roberto Formigoni è stato accolto in piazza Duomo. Ma se da un lato vi era un pullulare di bandiere del PDL e i cori dei sostenitori del Governatore, dall'altro lato della piazza – separato da un cordone di polizia – stazionava un gruppo di rumorosi oppositori.
L'incontro elettorale, svoltosi nella Sala degli Ostaggi del Comune, ha preso il via con una introduzione di Gianni Rossoni – vice presidente della Regione e candidato al Consiglio Regionale della Lombardia – che ha voluto ricordare gli interventi messi in campo per fronteggiare la crisi: interventi volti a sostenere le imprese, ma anche le persone. Oltre al diretto sostegno alle imprese, ha ricordato Rossoni, sono stati favoriti percorsi di formazione e di riqualificazione per quanti hanno perso la propria occupazione. Prima di cedere la parola, Rossoni ha voluto rivolgere un augurio al presidente della Regione, il quale “non deve solo vincere, ma stravincere”. Un breve saluto introduttivo anche da parte del presidente della Provincia, Massimiliano Salini.
In modo sintetico e chiaro Salini ha voluto ricordare che la nostra terra parla la lingua di Roberto Formigoni e l'auspicio è che continui – anche in futuro – a parlare lo stesso linguaggio; il linguaggio della vita e della libertà. 
Confermando una straordinaria capacità comunicativa, Roberto Formigoni, appena ha preso la parola, ha saputo subito conquistare un primo e convinto applauso ammettendo di ritenere Crema il vero capoluogo della provincia. Nel corso del proprio intervento il governatore uscente ha voluto toccare diversi punti del proprio programma, composto da ben 600 progetti. Prima di tutto, però, ha ribadito di essere tra quelli che continuano a credere nei valori indefettibili dell'uomo e di aver voluto porre al centro della propria politica la centralità della persona e dell'impresa.
E proprio alle imprese è andata la gratitudine del presidente Formigoni, in quanto “stiamo uscendo dalla crisi grazie alla forza morale dei nostri imprenditori”. Per attenuare i danni della crisi, la Regione ha comunque fatto la propria parte mettendo a disposizione un miliardo e mezzo di euro destinati a sostenere quanti hanno perso il lavoro. Mentre per le imprese che si sono impegnate per il 2010 a non licenziare e investire in innovazione, sono stati messi a disposizione duecentomilioni di euro a fondo perduto. “Non abbiamo lasciato e non lasceremo solo nessuno”, questo l'impegno che il presidente ha assunto di fronte ai suoi sostenitori.
Per la crescita della Lombardia – ha poi aggiunto – dobbiamo scommettere sulle nostre eccellenze, ovvero la qualità dei prodotti dei nostri artigiani e l'attrattività del territorio. Parlando dell'Expo ha voluto dire che “è stato vinto non solo per Milano, ma perchè sia occasione per tutta la Lombardia”. “Per quella occasione dovremo tutti darci da fare in quanto i visitatori stranieri saranno attratti e decideranno di venire anche per i nostri prodotti, le opere d'arte, la cultura”.
Un ultimo punto che Formigoni ha voluto sottolineare riguarda la meritocrazia: “voglio puntare sempre più sul merito, voglio spronare tutti a dare il meglio”. Non a caso, istituendo la dote scuola, è stato inserito anche un premio per gli alunni più meritevoli con medie dei voti molto alte. “Che ciascuno si impegni fino in fondo e la Lombardia diventi la regione del merito”, questo è ciò si augura e l'obiettivo che si è posto il governatore.
Prima di chiudere il proprio intervento Formigoni ha invitato i sostenitori presenti ad agire per promuovere la partecipazione al voto. “Chi non si impegna col voto non si impegna nella vita, perchè per noi la politica ha a che fare con la vita. Il nostro compito è far nascere la speranza nelle persone”.

Flavio Rozza

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