Diocesi in festa. Celebrati in Duomo gli anniversari dei sacerdoti cremaschi (inPrimapagina del 12 marzo 2010)

E' l'immagine di una Chiesa in festa quella emersa in occasione della Giornata Sacerdotale celebrata in Cattedrale venerdì 05 marzo; una giornata che – come ogni anno – è stata anche occasione per ricordare gli anniversari di ordinazione sacerdotale di alcuni presbiteri cremaschi.
Molti i fedeli e i sacerdoti della diocesi che si sono stretti attorno al nostro vescovo mons. Oscar Cantoni per far memoria del suo quinto anniversario di ordinazione episcopale. Accanto al Vescovo vi era don Emilio Cantoni, che ha ricordato il settantesimo di ordinazione, mentre hanno festeggiato 50 anni di ministero pastorale don Felice Agnelli, don Luciano Cappelli, don Rino Piloni e padre Gaudenzio Barbaglio. Il traguardo dei 25 anni, invece, è stato raggiunto da don Angelo Lameri, don Gian Battista Strada e don Maurizio Vailati. Traguardi indubbiamente importanti, che suscitano ammirazione per chi ha speso gran parte della propria vita a servizio della Chiesa, eppure – come ha ricordato ai propri sacerdoti il vescovo Oscar - “davanti a Dio, a tutte le età, siamo sempre dei novizi, dei poveri apprendisti che ogni giorno ricominciano nel tentativo di seguire Gesù”.
Con particolare attenzione, fedeli e preti presenti, hanno accolto le parole pronunciate dal vescovo nel corso dell'omelia. Parole che sono state cordiali e severe al tempo stesso. Forte il richiamo all'unità della Chiesa. Anche la nostra Chiesa locale – traspare dal discorso di mons. Cantoni - “si presenta spesso divisa da visioni di parte...dove si fa fatica ad accettare l'unità quale frutto di una accoglienza piena di rispetto di visioni diverse, ma complementari”. “Le posizioni di ciascuno – ha proseguito il vescovo – non devono essere frutto di contrapposizioni di parte, né orgoglioso pretesto per affermare il proprio gruppo, ma espressione di un cammino di vita cristiana specifico sì, ma né l'unico, né il migliore”.
Detto questo, il vescovo ha quindi richiamato i sacerdoti della diocesi al compito – impegnativo ed urgente - di divenire costruttori operosi di unità e di pace. La via indicata per raggiungere tali obiettivi è stata quella dell'umiltà, dell'abbandono fiducioso in Dio, e della rinuncia all'affermazione di sé e della propria volontà. Il contributo di ciascuno – è stato detto - si dimostra una vera ricchezza solo se inglobato in un piano più grande che è il bene della Chiesa e delle persone.
Sono state parole dirette e franche quelle che il vescovo ha rivolto ai propri preti, e proprio per questo sono risultate sincere ed edificanti, capaci di toccare il cuore dei presenti. Oltre al richiamo all'unità, ha anche condotto i sacerdoti a volgere lo sguardo sulle fondamenta della propria vocazione, riconoscendo come i desideri di perfezione che caratterizzano l'inizio di ogni vocazione, presto cedono il passo alla constatazione della propria fragilità. Con lo stesso realismo, mons. Cantoni ha ricordato ai presenti che “la salvezza non risiede nel tentativo di raggiungere il cielo mediante l'edificio delle nostre virtù, ma nel dono gratuito dello Spirito Santo, quello Spirito che plasma la persona a tal punto da utilizzare le sue dissonanze, mettendole a servizio di un'armonia sempre più grande”.
La celebrazione si è poi conclusa con un omaggio del vescovo ai sacerdoti che hanno ricordato il loro anniversario di ordinazione. L'affetto dei fedeli nei confronti dei propri pastori, invece, è stato espresso da un accorato applauso.
                                                                                                                                             Flavio Rozza

Nessun commento:

Posta un commento