Il Giro d'Italia. Strade, storie, oggetti di un mito (inPrimapagina del 02 aprile 2010)

E' stata una serata dedicata allo sport, ed in particolare al ciclismo, quella che il Rotary Cremasco San Marco ha organizzato giovedì 25 marzo. L'occasione per parlare delle “due ruote” è stata fornita dalla presentazione del libro “Il Giro d'Italia. Strade, storie, oggetti di un mito” edito da Bolis Edizioni; pubblicazione che ha visto la luce lo scorso anno in occasione del primo centenario della “corsa rosa”. La presentazione, affidata a Gino Cervi – coautore del libro assieme a Paolo Facchinetti – e ad Andrea Maietti (scrittore e giornalista e sportivo), ha permesso di ripercorrere storia e passaggi cruciali della manifestazione sportiva nazionale più popolare.
Come hanno rilevato gli autori del libro, a distanza di un secolo il Giro è diventato un'istituzione, una parte essenziale della storia e dell'identità italiana come pochi altri eventi collettivi nazionali.
E ripercorrere un secolo di Giro – ha fatto notare Cervi – ha inevitabilmente condotto a raccontare non solo le storie dei campioni e le loro grandi imprese, ma anche le strade, i paesaggi del Bel Paese, la gente intorno alla corsa, gli oggetti che la caratterizzano e le parole con le quali è stata raccontata sulle pagine dei giornali, alla radio e alla televisione.
Molte le curiosità e particolarità del ciclismo che sono state raccontate nel corso della serata. Nel tratteggiare l'immagine del Giro è stato posto in rilievo la caratteristica della sfida, il dualismo che spesso ha accompagnato le varie edizioni della gara. Difficile non ricordare anche alcuni campioni del passato; Binda e Girardengo, ma anche i celebri Coppi e Bartali.
Al di là del significato strettamente sportivo della gara è stato anche evidenziato il contributo che la stessa ha avuto nella costruzione del concetto di nazione comune e dell'identità italiana.
Nonostante lo scandalo doping, che ha offuscato l'immagine del ciclismo negli ultimi anni, val la pena ricordare quanto di buono caratterizza questo sport; uno sport che va incontro alla gente e dove non c'è mai un tifo “contro”; si sostiene il proprio beniamino, ma non si attacca mai “l'altro”.
Oltre agli autori del libro, tra gli ospiti del Rotary vi era Walter Avogadri, un campione del ciclismo degli anni passati. Mentre l'ospite d'eccezione doveva essere Gianni Bugno, che tuttavia – a causa di un imprevisto – ha dovuto disdire la propria partecipazione.

Flavio Rozza

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